Oggi ricorre il 70° dalla nascita della CISL. E’ forse la prima volta da quel 30 aprile 1950 che ci troviamo a festeggiare nel chiuso delle nostre case, che non organizziamo iniziative aperte a tutti, che non siamo presi tra i due “fuochi” della festa di compleanno e della preparazione della festa dei lavoratori del 1° maggio.
E’ la prima volta che ci troviamo solo virtualmente insieme e dobbiamo, per necessità, rinunciare a quello che è stato uno degli elementi fondamentali che ha permesso il radicamento, la diffusione, la crescita dei valori e della stessa CISL: la prossimità, la vicinanza, il contatto, il rapporto personale e non solo collettivo, l’attenzione che si fa azione e diventa risposta a domande e bisogni.
E’ la prima volta che, per necessità, abbiamo dovuto trasformare la nostra peculiarità da fisica in virtuale, in questo periodo abbiamo imparato, ma ci stiamo lavorando ancora e miglioreremo sicuramente, ad essere vicini alle persone, ai nostri associati, a chi ha bisogno del nostro aiuto, della nostra tutela, della nostra difesa o semplicemente delle nostre risposte facendolo in modo diverso: distanti fisicamente ma vicini umanamente.
A settanta anni la CISL non è vecchia anzi si reinventa e vuole essere al passo col cambiamento, anche quello imposto dall’emergenza del periodo. A settanta anni la CISL non è superata ma al passo coi tempi, non è desueta né inutile perché c’è ancora tanto bisogno di lei, anzi in questo momento storico e sociale ce n’è ancora più necessità.
Buon compleanno CISL, cara vecchia sempre giovane CISL.
Sergio Melis