I titoli sui giornali, gli striscioni dai balconi e le dediche su facebook e instagram: queste sono state le iniziative a sostegno di quelli ieri venivano definiti eroi e che oggi non vengono considerati degni di un dovuto rinnovo contrattuale. Il pubblico impiego non è rappresentato solo dalla sanità ma questo incipit serve a tutti voi per far capire come siamo di nuovo cascati in quel tranello di classica matrice italica: tante parole, pochi fatti. Lo sciopero di stamattina, sostenuto da noi rappresentanti con un presidio sotto le prefetture di Asti e Alessandria, chiede a gran voce piu assunzioni, una miglior condizione contrattuale per i precari, più sicurezza e un aggiornamento dei contratti di lavoro per il settore pubblico.

PERCHè PIù ASSUNZIONI:

Il nostro paese, soprattutto ora, ha bisogno di un’efficienza del settore del pubblico impiego che rasenti l’eccellenza e questo obiettivo parte da uno svecchiamento del personale (la media dei lavoratori oggi è di 51 anni)

PERCHE LA LOTTA AL PRECARIATO:

Retorico spiegare cosa c’è di dannoso nel lavoro precariato, ma in questo momento in cui il pubblico impiego e la sanità rappresentato non uno ma due polmoni della nostra nazione assicurare ai lavoratori che rischiano la vita un contratto sicuro ci sembra possa essere il minimo

PERCHè LA SICUREZZA:

Anche questo dovrebbe essere un tema sul quale non ritornare ogni 2/3 anni; purtroppo, appena si molla la presa, riemergono casi in cui il lavoratore, una volta aggredito sul posto di lavoro da pazienti problematici, non venga tutelato ma anzi lasciato solo

PERCHè I RINNOVI CONTRATTUALI:

Il contratto è ormai vecchio di 2 anni, bisogna aggiornarsi e stare al passo coi tempi!

 

I nostri rappresentanti hanno esposto, oltre a queste 4 problematiche che sono di livello nazionale, le criticità specifiche dei nostri territori.

Di seguito le foto della giornata e il video dell’intervento del nostro segretario Sergio Melis:

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