ACCORDO RAGGIUNTO PER LA CASSA INTEGRAZIONE
La Regione, le organizzazioni dei datori di lavoro e i sindacati hanno firmato oggi l’accordo quadro per la cassa integrazione in deroga relativa alla gestione dell’emergenza Coronavirus. Per il PIemonte è prevista una dotazione di 86 milioni 506.160 euro, prima tranche delle risorse stanziate dal Governo e ripartite tra le le Regioni con Decreto Interministeriale del 24 marzo 2020. La Cassa in deroga può essere richiesta da tutti i datori di lavoro per cui non trovino applicazione le tutele previste dalle vigenti disposizioni in materia di Cassa integrazione ordinaria, Fondo di Integrazione Salariale e il cui settore non sia dotato di specifici sistemi di ammortizzatori sociali quali i Fondi di Solidarietà Bilaterali per tutte le tipologie di lavoro alle dipendenze, ad eccezione dei dirigenti. I lavoratori interessati devono risultare in forza al datore di lavoro richiedente alla data del 23 febbraio 2020. Per il settore agricolo l’accordo stabilisce che il riferimento per la determinazione dei periodi di lavoro è la giornata: il trattamento di Cassa in deroga è fruibile nei limiti delle 45 o 54 giornate (nove settimane x 5 o 6 giorni, a seconda della durata della settimana lavorativa).
L’accordo per la cassa integrazione in deroga al momento coinvolge 166mila lavoratori. Sono compresi anche i lavoratori intermittenti, i somministrati, gli apprendisti, i lavoratori agricoli e tutti i lavoratori degli appalti anche in caso di subentro dopo il 23 febbraio di altra impresa. Lo precisano is sindacati che chiedono di estendere l’intesa a tutti gli altri lavoratori. Cgil, Cisl e Uil Piemonte hanno chiesto l’anticipazione del pagamento delle integrazioni salariali. La Regione si è impegnata ad allargare a tutto il sistema bancario regionale l’esperienza positiva già realizzata con Intesa Sanpaolo e con Banca Sella che in Piemonte hanno sottoscritto un protocollo per l’anticipo della cigs e del Fis ai lavoratori. “Ora la Regione – spiegano Claudio Stacchini (Cgil), Gianni Baratta (Cisl) e Teresa Cianciotta (Uil) – deve garantire l’anticipo per tutti gli ammortizzatori con causale Covid-19, allargando questa possibilità a tutto il sistema del credito piemontese. Devono essere definite le modalità telematiche per rendere la concessione degli anticipi, per garantire il reddito a migliaia di lavoratrici e lavoratori a cui troppe aziende stanno negando la copertura della cassa integrazione”.

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