Il 19 dicembre 2018 presso la sede ANFFAS Nazionale è stata sottoscritta l’ipotesi di contratto 2017-2019 con quote di recupero una tantum relative al 2014 -2016.
La trattativa, che è risultata sin dai primi incontri molto complicata a causa delle diversificate e critiche situazioni che si riscontrano a livello regionale in tema di risorse e architettura dei servizi, ha avuto un’accelerazione decisiva alla ripresa dei lavori dopo la pausa estiva.
Tale firma rappresenta un ulteriore passo in avanti per tentare di chiudere in tempi brevi la stagione dei rinnovi dei CCNL del Terzo Settore dopo la sottoscrizione definitiva del CCNL ANPAS, considerando altresì le difficoltà relativamente alle trattative dei CCNL Uneba, Cooperative Sociali, Valdesi e Misericordie.
Nel dettaglio il nuovo contratto rafforza partecipazione e relazioni sindacali con l’inserimento di nuove materie oggetto di confronto e di contrattazione tra cui si sottolineano diritto allo studio, formazione, benessere organizzativo, pronta disponibilità, reperibilità e molto altro.
Vengono riconosciuti aumenti economici pari a 75€ sul livello C2 da corrispondere in tre tranche di 25€ con decorrenze 1 gennaio, 1 agosto, 1 dicembre 2019. Viene inoltre riconosciuta una quota una tantum pari a 450€ sempre parametrata sul C2.
Per quanto concerne gli aspetti dei diritti e delle tutele ci sono importanti novità tra cui emergono l’introduzione dei tempi di vestizione non superiori a 15 minuti, il diritto alle 1 1 ore di riposo con possibilità di deroga a 9 ore solo in casi eccezionalit la previsione di nuova indennità per i servizi con obbligo di residenza in struttura pari a 30€ per turno oltre alla normale retribuzione, nuove modalità di fruizione della banca delle ore anche sotto forma di permessi da 30 minuti, aumento delle percentuali dei lavoratori ( da 10 a 12 0/0) e delle ore di permesso ( da 90 a 100) per la formazione oltre a nuovi piani di riqualificazione per le figure educative e dell’area della riabilitazione.
Nell’ introdurre le nuove disposizioni in materia di mercato del lavoro sono stati colti i rinvii alla contrattazione previsti dalla norma, andando ad aumentare le percentuali di maggiorazione per le prestazioni aggiuntive ordinarie, per le variazioni temporali in materia di clausole elastiche e fissando un nuovo limite per il lavoro supplementare portandolo dal 50% al 25%, oltre a nuovi diritti e priorità di trasformazione da full time e part-time e viceversa.
ln materia di contratti a termine è stato recepito quanto previsto dal Decreto Dignità fissando a 24 mesi la durata massima dei contratti a tempo determinato e a 4 il numero massimo di proroghe e rinnovi, prevedendo le percentuali massime di ammissibilità tra tempi determinati e somministrazione pari al 30%. Sempre in materia di mercato del lavoro è stato prevista l’esclusione dall’apprendistato delle professioni sanitarie e delle professioni richiedenti lauree abilitanti.
Sono state inoltre introdotte nuove tutele per te lavoratrici e i lavoratori in particolari condizioni psicofisiche, l’esclusione dal comporto con il pagamento del 100% della retribuzione per le assenze dovute anche ad effetti collaterali per terapie salvavita e nuove tutele per la popolazione lavorativa anziana, il riconoscimento delle unioni civili, la garanzia delta retribuzione per le donazioni di midollo osseo e la possibilità della fruizione a ore dei permessi retribuiti per congedi familiari.
Infine è stato introdotto nell’articolato un nuovo articolo che impegna le parti ad istituire attraverso una specifica commissione tecnica la previdenza complementare e, nelle note di rinvio, delle precise scadenze a 6 mesi per sottoscrivere accordi su l’assistenza sanitaria integrativa, welfare e produttività oltre a definire delle nuove linee guida sulla videosorveglianza.
Il sistema di classificazione sarà infine oggetto di adeguamento entro 6 mesi attraverso uno specifico accordo.