EMERGENZA: COSA STA AVVENENDO

E’ ormai da tanti giorni che siamo “dentro” questa situazione di emergenza.

All’inizio siamo partiti quasi dubbiosi, per un attimo abbiamo pensato, e ci hanno fatto pensare, ad esagerazioni strumentali. Ma così non era.

Siamo quindi entrati nella fase della piena consapevolezza che la situazione non è solo seria ma grave e che bisogna affrontarla con tutti gli accorgimenti, le precauzioni, le revisioni organizzative.

E’ ormai da settimane che invitiamo le Pubbliche Amministrazioni a utilizzare il lavoro agile quale “modalità ordinaria di svolgimento del lavoro pubblico” e le diffidiamo dall’individuare quali servizi essenziali quelli che non risultano indifferibili. In molte realtà abbiamo raggiunto l’obiettivo ma ci sono ancora situazioni in cui non riusciamo a smuovere le rigidità esistenti. Abbiamo iniziato a fare le debite segnalazioni in Prefettura di Alessandria e di Asti.

La sanità è un capitolo a parte.

Da una parte c’è il grande lavoro di seri professionisti che quotidianamente lottano in prima linea per curare e salvare migliaia di persone dalla malattia, in strutture pubbliche, private e accreditate. E di questo non li ringrazieremo mai abbastanza.

Dall’altra c’è la questione degli approvvigionamenti dei Dispositivi di Protezione Individuale che faticano d arrivare, la “querelle” sull’utilizzo delle maschere e la tipologia adeguata da utilizzare, la durata temporale dei dispositivi e i turni di dodici ore, i tamponi che dovrebbero essere fatti al personale sanitario e tardano… Il contagio che arriva tra il personale e la necessità di tutelare le loro famiglie.

E poi c’è anche chi non applica le regole e anche in questo caso segnaliamo in Prefettura, se partirà subito investiremo il Comitato regionale ad hoc e in caso contrario presenteremo esposti alla Procura competente.

C’è poi la situazione delle Residenze per  anziani dove, purtroppo, si sta diffondendo il contagio tra ospiti e lavoratori. Stiamo monitorando la situazione e abbiamo già fatto le debite segnalazioni in Prefettura, abbiamo investito del problema la Regione e anche per questo motivo abbiamo insistito per attivare il Comitato regionale. Anche qui abbiamo posto un limite temporale e in caso contrario dalla prossima settimana ci rivolgeremo alle Procure.

In questo periodo in cui tutto sembra rallentato, se non addirittura fermato, a noi è stato chiesto di non fermarci, anzi di accelerare. Per questo motivo siamo tutti al lavoro, con le debite protezioni, ma attivi e vicini, anche se distanti, a tutti i lavoratori. In special modo a coloro che ne hanno più bisogno.

In questo periodo la CISL FUNZIONE PUBBLICA c’è.

Sergio Melis

 

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