In riferimento all’oggetto, le scriventi OO.SS. intendono con la presente evidenziare alle SS.LL. il fondamentale ed incessante impiego in questi giorni della Polizia Locale nei servizi per il contenimento del contagio da COVID-19, finalizzati all’osservanza delle norme ed ordinanze emanate dal Governo, dalle Regioni e dalle Amministrazioni Locali.
Riteniamo necessario ripercorrere l’excursus normativo delle principali norme pubblicate fino ad oggi in materia di attività di controllo del territorio, finalizzate all’osservanza delle particolari prescrizioni imposte per contenere la diffusione del contagio dal coronavirus COVID-19, partendo dal DPCM del 1° marzo 2020, che all’art. 5 stabilisce che: “Il Prefetto territorialmente competente, informando preventivamente il Ministro dell’interno, assicura l’esecuzione delle misure di cui all’art. 1, nonché monitora l’attuazione delle restanti misure da parte delle amministrazioni competenti. Il Prefetto, ove occorra, si avvale delle Forze di Polizia, con il possibile concorso del corpo nazionale dei Vigili del fuoco, nonché delle Forze Armate, sentiti i competenti comandi territoriali, dandone comunicazione al Presidente della Regione e della Provincia autonoma interessata.”
Il 16 marzo 2020, anche a seguito di una specifica richiesta delle scriventi OO.SS., il Ministero dell’Interno con apposita Circolare del Capo della Polizia nonché Direttore Generale della Pubblica Sicurezza, prot. 7216 del 16 marzo 2020, ha esteso l’indennità di Ordine Pubblico, unicamente ed eccezionalmente, anche all’eventuale concorso delle Polizie Locali per i servizi operativi esterni su strada.
Successivamente il Decreto-Legge 17 marzo 2020, n. 18 all’art. 115 ha previsto che il personale della Polizia Locale dei Comuni, delle Province e delle Città Metropolitane, direttamente impegnato per le esigenze conseguenti ai provvedimenti di contenimento del fenomeno epidemiologico da COVID-19, non sia soggetto ai limiti del trattamento accessorio, prevedendo,
di fatto, la possibilità di impiegare la Polizia Locale nei servizi di controllo per l’osservanza delle norme emanate per contenere il contagio da COVID-19.
Infine, il recente Decreto-Legge 25 marzo 2020, n. 19 all’art. 4 comma 9 ha previsto che “Il Prefetto, informando preventivamente il Ministro dell’interno, assicura l’esecuzione delle misure avvalendosi delle Forze di Polizia e, ove occorra, delle Forze Armate, sentiti i competenti comandi territoriali. Al personale delle Forze Armate impiegato, previo provvedimento del Prefetto competente, per assicurare l’esecuzione delle misure di contenimento di cui agli articoli 1 e 2 è attribuita la qualifica di agente di pubblica sicurezza.”
Si sottolinea che tale ultimo Decreto-Legge del 25 marzo 2020 riporta esattamente quanto già indicato non modificando, in alcun modo, il precedente DPCM del 1° marzo 2020.
Ulteriore elemento di confusione applicativa è l’emanazione della circolare esplicativa del predetto Decreto (la n°15350/117), a firma del Capo di Gabinetto, in cui alla fine dello stesso, nel ribadire la titolarità delle Prefetture nell’azione di coordinamento dei compiti e attività degli ufficiali e agenti di P.S. definiti nella medesima circolare, ai sensi dell’art.13 comma 3 della L.121/81 (un esplicito riferimento non indicato peraltro nella legge), non ricomprende le Polizie Locali nelle forme di collaborazione disciplinate dall’attuale Legge Quadro.
Alla luce di quanto sopra, le scriventi OO.SS. ritengono comunque necessario, al fine di tutelare la preziosa attività degli agenti e ufficiali della Polizia Locale e di evitare contenziosi rispetto alle attività di accertamento delle violazioni, che sia definita formalmente in maniera inconfutabile l’impiego della Polizia Locale nelle attività di controllo del territorio, finalizzate all’osservanza delle particolari prescrizioni imposte per contenere la diffusione del contagio dal nuovo coronavirus COVID-19, anche alla stregua dell’apprezzamento verso la Polizia Locale che il Capo dello Stato, nel messaggio andato ieri in onda sui canali nazionali, ha voluto sottolineare.
Si fa presente che molti agenti e ufficiali della Polizia Locale, nonostante lo svolgimento della loro attività operativa nei servizi esterni su strada per tipologie di controlli disposti in materia, riconducibili al contenimento del contagio da Coronavirus 19 e quindi al mantenimento dell’ordine pubblico, non sono stati ancora inseriti nelle ordinanze dei Questori territorialmente competenti, creando, a nostro parere, un ulteriore motivo di contestazione da parte di chi è stato oggetto ad accertamento e contestazione delle violazioni.
Si coglie altresì l’occasione per evidenziare la necessità, come più volte sottolineato in altre occasioni dalle scriventi OO.SS., di garantire alla Polizia Locale, per le medesime funzioni ed attività svolte, le tutele già previste per le Forze di Polizia ad ordinamento statale in merito ai trattamenti economici e a quelli previdenziali, assistenziali e infortunistici, nonché ai benefici di natura fiscale recentemente approvati, non tralasciando l’improcrastinabile necessità di procedere all’approvazione di una nuova Legge Quadro sulla Polizia Locale.
Si resta in attesa di cortese riscontro.
Distinti saluti
