E’ ormai prassi sempre più consolidata purtroppo, proporre contratti ad “aumento-zero” e con perdita di diritti acquisiti in tanti comparti produttivi e di servizi del nostro paese.
L’ultimo caso è quello dei lavoratori e delle lavoratrici inquadrate con il CCNL Misericordie, che è ormai fermo al triennio 2010-2012.
Dagli organi della Confederazione Nazionale delle Misericordie sono inoltre arrivati segnali poco rassicuranti che hanno gettato ancora più nello sconforto gli addetti del settore, a cui le OO.SS. vogliono dare risposte serie e concrete in breve tmepo.
CISL FP, insieme a FP CGIL e UIL FPL hanno fatto una proposta solida di rinnovo contrattuale nell’ordine della media del 6% circa sul livello C3 e che tenesse anche conto che i lavoratori non hanno mai cessato di fornire i servizi durante la pandemia
Ad oggi non non si è avuto alcun riscontro.
Di conseguenza FP CGIL, CISL FP e UIL FPL hanno dichiarato lo stato di agitazione del personale al fine di riprendere il negoziato contrattuale.Terzo Settore_MISERICORDIE_comunicato stampa 21 gennaio 2021 Misericordie Ministero del lavoro _MISERICORDIE_stato di agitazione 21 gennaio 2021 III Settore_ ccnl misericordie_invio stato di agitazione e comunicato stampa_nota di accompagno_21 gennaio 2021 2021_01_11_Appello