Come già detto in alcuni articoli sul nostro sito ci manca moltissimo fare sindacato in mezzo alla gente. Le varie iniziative al fianco dei lavoratori, i presidi, il contatto con le persone, il rapporto vis a vis che crea quell’empatia che fa sentire la CISL sempre presente sia sul luogo di lavoro sia nella gestione dei servizi e i vari incentivi, temi molto attuali in questo periodo particolare. Purtroppo, proprio come il ristorante si sta adattando facendo delivery o il barbiere lavorando solo su appuntamento e rispettando categoricamente tutte le norme, anche un’organizzazione come la nostra ha dovuto cambiare il suo modo di lavorare. Il tema del giorno il consiglio generale del pubblico impiego e in particolare lo sciopero che lo riguarda per il contratto scaduto di sanità pubblica, autonomie locali , funzioni centrali; dopo aver ottenuto un importante risultato sul fronte della sanità privata dovevamo farci sentire anche su questa situazione.
Il primo intervento è stato del segretario generale Asti Alessandria Sergio Melis che ha appunto parlato di come la CISL sta gestendo le relazioni con gli iscritti e i delegati. ha focalizzato l’attenzione sulla crescita degli iscritti della federazione in particolare nel settore delle Amministrazioni Centrali. La palla poi è passata allo sciopero del 9 dicembre , abbiamo spiegato ai lavoratori le motivazioni , e concordato con CGIL e UIL i presidi sotto le Prefetture. Abbiamo infine contattato i lavoratori in smart working continuando a tenere vivo il legame con gli iscritti in vista delle elezioni RSU.
Il Segretario Generale Nazionale Maurizio Petriccioli nella sua trascinante relazione ha affermato che l’Organizzazione non torna indietro, e con la pandemia non possiamo che dire che il modello futuro del nostro sindacato è anche con l’uso della videoconferenza, oltre che andare nei posti di lavoro, il modello rimane quello della prossimità e della vicinanza della CISL FP. L’importanza continua ad essere quella delle delegate e dei delegati dei posti di lavoro che portano avanti la CSIL FP e fanno gli iscritti. Per riformare la PA serve modernizzare le procedure di assunzione, non ci possono volere 18 mesi per fare un concorso. Assumiamo i giovani, bisogna rimotivare il personale. Sblocchiamo la contrattazione, meno legge e più contrattazione. Con la Ministra Dadone non c’è mai stato un vero confronto, perché lei stessa non ha un progetto per la pubblica amministrazione. _una grande occasione è stata quella di valorizzare il lavoro agile durante la prima pandemia , ma è stata una occasione persa per non disponibilità del Governo e del Ministro. E mancano ancora i DPI negli uffici, il rientro deve essere in sicurezza. Per la CISL lo sciopero è sempre uno STRUMENTO e MAI UN FINE. A chi ci indica come irresponsabili , ricordiamo che sono male informati , bugiardi : tutti sanno che nel nostro paese lo sciopero non blocca nulla nei servizi pubblici essenziali”.
L’intervento del responsabile Sanità Antonio Lace si è focalizzato sull’ospedale COVID di Tortona durante la prima pandemia, le problematiche della prima e seconda ondata covid, la contrattazione continua e proficua, il premio covid e gli accordi a favore dei dipendenti.
Infine, il Rappresentante Alessandro Delfino ha parlato di RSA “Si pensava che dalla prima alla seconda pandemia il sistema RSA fosse più preparato: ciò purtroppo non è accaduto, ci siamo trovati a depositare un esposto alla Procura della Repubblica , alla casa di soggiorno di castelnuovo don bosco,l’azienda che gestisce il servizio non ha fornito i lavoratori dei dPI ad alta protezione nel week end del 24-25 ottobre scorsi, quando i numeri dei contagi erano ancora bassi. Per “mettere una toppa” hanno alzato in quei giorni i livelli di sanificazioni tramite sovrautilizzo di cloro in acqua, cosa che ha causato malori nei lavoratori. Ciò ha causato il 90% di Covid+ nella struttura. ”